La Verità Riguardo A Greenpeace E La Caccia Di Balene
“Non importa quello che sia vero, quello che importa è quello che la gente crede che sia la verità.” (Patrick Moore, presidente di Greenpeace Canada, nel 1981)
Adesso è troppo, la truffa di Greenpeace riguardo a salvare le balene deve essere esposto. Per anni, ho tollerato la loro finzione d’azione, vedendoli ottenere enormi profitti dalla caccia di balene.
Greenpeace ottiene più soldi dalle sue campagne anti-caccia di balene che Norvegia e Islanda insieme con la loro caccia. In entrambi casi, le balene muoiono e qualcuno ci guadagna soldi.
Ho appena ricevuto due urgenti appelli molto emozionanti da Greenpeace per salvare le balene. La prima arriva da Melanie Duchin e la seconda da Nathan Santray.
Melanie si descrive a se stessa come un’attivista di Greenpeace Ocean, voleva soldi per poter andare verso gli oceani del sud per salvare le balene. Ella disse che lotterebbe per aiutare a far scappare le balene e dichiaró che ogni dollaro che viene donato è equivalente a un’ora, un giorno, o una settimana nella quale Greenpeace può stare in acqua “Salvando” le balene.
Il successo di Greenpeace secondo Melanie dipende da TE inviando donazioni ADESSO. Ha ragione, senza dubbi. La campagna di Greenpeace non consiste in rilevare imbarcazioni che cacciano balene. Il successo di Greenpeace consiste in reclutare membri.
Quello che non ti dice Melanie è che Greenpeace ha già ottenuto decine di milioni di dollari quest’anno “Salvando” le balene, e decine di milioni di dollari l’anno scorso, e l’anno prima ancora.
Infatti, Greenpeace ottenne un’incredibile quantitá di denaro facendo finta di salvare le balene attraverso gli anni e ancor’oggi non hanno fermato neanche un solo giapponese per far sì che non uccida neanche una sola balena.
Nathan Santray si descrive a se stesso come il direttore delle attivitá di Greenpeace. Egli ha riferito che l’anno scorso è stato molto “Strumentale” salvando le balene e adesso sta ritornando verso gli oceani del sud a difendere di nuovo le balene. PERO lui non può farlo senza il tuo aiuto, quindi per favore inviategli una donazione immediatamente. Loro necessitano assolutamente ottenere 50.000 dollari prima che finisca l’anno.
Quello che lui non ti dice è que Greenpeace ottenne più di 50.000 dollari in donazioni ogni giorno. Pero Nathan ci garantisce che lui sarà là “Lottando per salvare ogni balena che possiamo e necessitiamo urgentemente il tuo aiuto.”
Nathan e i suoi compagni d’equipaggio manovreranno le loro piccole imbarcazioni Greenpeace di gomma verso il cammino dei tubi flessibili di fuoco >
dove loro registreranno di essere “Attaccati” da tubi potenti. Loro faranno ciò per ore e sembrerà qualcosa di molto drammatico >
Ma si tratta soltanto di gente che posa per le camere. L’anno scorso, la mia squadra riuscì ad evitare molto facilmente i getti dei tubi.
Infatti, l’unico modo con il quale loro possano essere raggiunti dai getti è che loro si diriggano direttamente verso il cammino della corrente. I cacciatori giapponesi partecipano stupidamente nella scena senza accorgersi del fatto che stanno giocando proprio al gioco che Greenpeace vuole giocare. Loro ancora non se ne accorgono del fatto che la migliore tattica per affrontare Greenpeace è quella di semplicemente ignorarli perchè alla fine sono inoffensivi.
La dichiarazione di Greenpeace stabilisce anche che: “Soltanto Greenpeace si interpone tra gli arpioni e le balene.” E “Greenpeace è l’unica speranza per le balene.”
Questo, ovviamente, è uno schiaffo diretto verso i miei 70 volontari internazionali che sono in camino per intervenire fisicamente contro la caccia di balene illegale dei giapponesi. A differenza della squadra ben pagata di Greenpeace, i volontari della “Sea shepherd” (Pastore del mare) non vanno agli oceani del sud per scattare foto di balene moribonde, loro vanno lì a fermare le attività illegali della caccia di balene.
Greenpeace semplicemente ignora lo sforzo di altri gruppi che si oppongono alla caccia di balene, compreso “Sea shepherd”, l’unica organizzazione che attualmente è riuscita a fermare le operazioni di caccia. Il fatto che “Sea shepherd” si riuscita ad allontanare ai cacciatori giapponesi l’anno scorso mentre che invece Greenpeace si occupava di registrare balene moribonde sembra essere stato dimenticato. È stato in quel momento quando Greenpeace ha spento tutte le camere.
L’appello annuale di quest’anno per salvare le balene da parte di Greenpeace è soltanto l’ultima strategia di relazione pubbliche in una campagna globale per ottenere soldi dalla gente con buona coscienza. La fondazione di Greenpeace, della quale io sono stato co-fondatore nel 1972, oggi giorno è soltanto un’organizzazione multi-milionaria del “Sentirsi bene” (Nel senso che fa sentire bene ai suoi membri facendo parte di essa, visto che gli fa credere che stanno facendo qualcosa di buono per il mondo quando in realtà sarebbero sotto un inganno). Loro vendono l’illusione di essere quelli che marcano la differenza ad un pubblico credulone.
Greenpeace è un’importante organizzazione internazionale. Attraverso gli anni, quelli di noi che proiettarono e fondarono Greenpeace demmo un passo in dietro quando, vedemmo con frustrazione e rabbia come dei burocrati sfacciati cambiarono gli ideali per i profitti, avendo la certezza del fatto che il mito mediatico di Greenpeace non poteva essere sporcato irreparabilmente dentro della cultura dei mass media. Per ogni persona che se ne accorge della truffa, altre due ancora vengono reclutate. Greenpeace è una macchina di pubblicità massiva per posta che utilizza i mezzi e la psicologia per separare la gente dal suo denaro.
Insieme, molti di noi già dai primi giorni ci sentimmo come il Dr. Frankensteins di oggi giorno. Noi creammo un grande mostro verde e corporativo che ha dimenticato da dove è venuto e adesso è occupato in alimentarsi freneticamente dal senso di colpa della gente. Greenpeace si è trasformata nella più grande corporazione multi-nazionale del “Sentirsi bene”. Le persone si uniscono per sentire che loro fanno parte della soluzione e non del problema. In modo tale che Greenpeace appende cartelli, organizza boicottaggi, bussa le porte ed invia sollecitazioni per posta. Per conseguenza, producono tonnellate di contanti (denaro), sostenendo un esercito di eco-burocrati e stimolando una campagna globale di relazioni pubbliche che fingono il mito che Greenpeace sta salvando il mondo.
Greenpeace sta difondendo e promovendo l’illusione che la loro organizzazione sta salvando il pianeta e hanno un esercito di volontari creduli e rappresentanti che fanno discorsi per far credere che Greenpeace stia veramente e senza dubbi salvando l’ecosistema e salvando le balene in particolare.
Quando io abbandonai Greenpeace nel 1977, avrei potuto creare un’altra organizzazione che inviasse sollecitazioni del tipo “Porta a porta” o anche per posta o per telefono per poter ottenere soldi. Il problema è che io abbandonai Greenpeace per fare veramente qualcosa e quello significaba andare in alto mare per intervenire direttamente contro il massacro delle balene y la distruzione degli oceani.
L’ultima volta che ho visto una balena agonizzando di fronte ai miei occhi fu nella mia ultima campagna di Greenpeace contro la caccia di balene nel 1976. Quando “Sea Shepherd” apparve, il massacro si fermò e le balene scapparono.
Noi non andiamo lì per ottenere delle foto; Noi cerchiamo l’opportunità per fermare le operazioni illegali della caccia di balene. Abbiamo avuto permanentemente delle navi baleniere in Portogallo, Spagna, Sud africa, Islanda e Norvegia. Abbiamo affondato nove di esse senza ferire a nessuno e senza essere stati condannati per nessun delitto. Il motivo è perchè i nostri obbietivi sono delle operazioni criminali.
Greenpeace neanche si oppone alla caccia di balene.
Queste sono frasi attuali pronunciate da rappresentanti di Greenpeace:
“Greenpeace non si oppone alla caccia di balene in principio.” (John Frizell, direttore di Greenpeace internazionale, estratto dal documento delle politiche di Greenpeace del 1994)
“Come scienzato naturale, non posso accettare che Greenpeace si opponga alla caccia di balene. Uno deve avere il permesso di poter raccogliere una risorsa rinnovabile. Per me, questo è un principio importante.” (Leif Ryvarden, ex-presidente di Greenpeace di Norvegia, in un’intervista con “Dagbladet”, il 2 d’Agosto del 1991)
“La caccia di balene ‘Minke’ del 1993 non costituisce una minaccia al capitale.” (Ingrid Bertinussen, direttrice di Greenpeace di Norvegia in un’intervista per la radio norvegese “NRK” il 22 d’ottobre del 1993)
“La caccia norvegese non è una minaccia al capitale delle balene ‘Minke’.” (Kalle Hesstvedt, membro di Greenpeace di Norvegia in una importante intervista con il giornale norvegese “Nordlys” il 21 di Maggio. Hesstvedt non scarta la possibilitá che Greenpeace possa accettare una caccia di balene commerciale se le quote della caccia sono assegnate dalla Commissione Internazionale Di Caccia Di Balene (IWC, per le sue iniziali in inglese). Egli ha ripetuto la dichiarazione nella radio norvegese “NRK” lo stesso giorno.
Nel 1977, ho avuto un’indagine riguardo a Greenpeace da parte del Servizio Nazionale Di Pesca Marina degli Stati Uniti per aver partecipato in una caccia di balene. La squadra di Greenpeace presente nella propria nave “Artic sunrise” attualmente caricò una balena razza “Bowhead” uccisa per poi sbarcarla come se fosse stato un favore fatto ai cacciatori dell’etnia “Inupiat” nel mare di Bering. Facendo questo, hanno violato le leggi internazionali e anche quelle degli Stati Uniti. L’incidente fu riportato ampiamente nei mezzi d’Alaska e i cacciatori usarono l’incidente per ridicolizzare a Greenpeace nella riunione della Commissione Internazionale Della Caccia Di Balene del 1997 a Monaco.
E non è soltanto alle balene che Greenpeace sta ingannando.
La stessa Melanie Duchin, la quale ha bisogno dei tuoi soldi per “Salvare” le balene disse appena il mese scorso che Greenpeace non si oppone alla caccia degli orsi polari. Ella disse ai mezzi d’Alaska: “Se le specie di certe popolazioni che contribuiscono al riscaldamento globale possono sostenere (Produrre) una caccia commerciale, allora non ci opporremmo.”
E Greenpeace ottenne milioni di dollari da persone che erano preoccupate per le crudeli massacri di foche realizzati in Canada, ancora oggi Greenpeace non si è opposta alla caccia di foche canadesi in più di due decenni. La posizione ufficiale di Greenpeace riguardo al polemico caso della massacre di foche, il più grande massacro di mammiferi marini nel pianeta è che la caccia è “Sostenibile”.
Ci sono molte persone che lamentano che è triste il fatto che diversi gruppi non possano lavorare insieme. Triste, ma possibilmente la verità. L’obiettivo di un’organizzazione con rappresentanti molto ben pagati è molto differente a quello di un’organizzazione di volontari. Noi abbiamo obiettivi diversi. Mentre noi cerchiamo navi di cacciatori, Greenpeace cerca membri.
Nonostante, mi sono avvicinato a Greenpeace per vari anni offrendole poter lavorare insieme in cooperazione. Loro hanno risposto con insulti o semplicemente mi ignoravano. Addirittura hanno provato a negare che io sono stato uno dei co-fondatori della loro propria organizzazione.
Un’organizzazione volontaria come quella di “Sea shepherd” si trova occupata escludendosi dai negozi (Affari). Una grossa eco-corporazione come quella di Greenpeace si mantiene occupata nel mantenersi negli affari, nella caccia di balene, pesca esagerata, riscaldamento globale, ed altri temi vari che sono semplicemente la materia prima che Greenpeace utilizza per convertire le preoccupazioni delle persone in profitti.
Io so che sto rischiando all’esporre il frode di Greenpeace in pubblico. Io so che questo rompe le illusioni delle persone, pero alcune illusioni necessitano essere distrutte. La vera forza dei movimenti ecologistici e conservazionisti si trovano nella diversitá di attivisti individuali e piccole organizzazioni di base alle quali grosse corporazioni come Greenpeace ruba energia e appoggio in modo parassitario.
E per essere giusti, non si tratta soltanto di Greenpeace. Mentre Francois Hugo lottò da solo per salvare le pelli di foche sudafricane con uno scarso budget, utilizzando il suo proprio denaro e mettendo a disposizione il suo tempo, il Fondo Internazionale Per Il Benessere Animale (IFAW, per le sue sigle in inglese) ottenne milioni di dollari con richieste per le stesse foche senza spendere niente per proteggerle. Infatti, un patrimonio di 10 milioni di dollari recentemente ricevuto dall’IFAW è stato speso nella costruzione di un nuovo edificio per uffici per l’IFAW nella città di Capo Cod.
Nella mia opinione, è completamente immorale per le organizzazioni pagare con stipendi con cifre di sei zeri a dei burocrati sedentari seduti in un ufficio di un edificio multi-milionario come se fossero dei veri attivisti dedicati lottando nei campi per curare foche ferite o essendo arrestati cercando di fermare il massacro di delfini in Giappone.
Questo intero movimento si mantiene nel sangue, il sudore e le lacrime di decine di migliaia di individui che lottano per la giustizia ecologica con risorse minime mentre un piccolo gruppo d’elite sfiora la vasta quantitá di denaro ottenuto dalle tasche pubbliche per poi essere speso in grossi stipendi, posizionamento nelle relazioni pubbliche e raccolta di fondi.
È osceno, ed è veramente ora che la gente si svegli e veda queste grandi organizzazioni verdi per quello che sono veramente, cioè, potenti macchine di relazioni pubbliche disegnate per svaligiare al pubblico.
Greenpeace non salverà nessuna balena anche quest’anno. Loro ci accuseranno di essere eco-terroristi per essere intervenuti per difendere le balene. Loro spenderanno grosse cifre di denaro nelle pubblicità della tv, richieste per posta, e pubblicità per internet. Tutto questo mentre le balene continuano a morire in un’agonia orribile, asfissiandosi nel loro proprio sangue mentre il cameraman di Greenpeace registra ogni momento commovente per trasmettere agli uffici principali per poi aiutare attraverso le interminabili richieste di denaro, denaro e più denaro.
Adesso piùttosto è diventata l’organizzazione “Green piece” (Pezzo verde). Loro diventarono molto esperti ed efficaci nelle loro incredibili abilità di business convertendo sangue rossa e calda in denaro verde e freddo.
Ad ogni modo, non mi fido molto lo stesso neanche dell’organizzazione “Sea shepherd” dopo aver visto il logo che utilizzano >
perchè assomiglia molto a quello utilizzato dal famoso ordine massonico “Skull & Bones”>
al quale appartiene secondo si racconta l’ex-presidente degli Usa, George W. Bush Jr.
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Grazie Per Essere Passati